AMELOGENESI IMPERFETTA: DI COSA SI TRATTA

L’amelogenesi imperfetta è una malattia dello sviluppo, non molto diffusa e poco conosciuta, spesso ereditaria che colpisce sia la struttura sia lo smalto dei denti da latte e dei denti permanenti. Questa patologia può avere conseguenze, sia dal punto di vista estetico che della salute dei denti, anche gravi andando a minare lo smalto del dente rendendolo vulnerabile agli attacchi della carie, fragile e sensibile fino una possibile caduta. Per questo motivo è importante riconoscerla precocemente magari in età infantile per limitarne i danni.

Amelogenesi imperfetta: panoramica

Nei casi di amelogenesi imperfetta lo smalto risulta assottigliato con pigmenti, macchie, rughe o altri sintomi che avverte il paziente passando la lingua sulla superficie del dente. L’amelogenesi colpisce, infatti, lo strato più esterno del dente costituito per lo più da calcio, un elemento che fortifica il dente e lo rende solido e resistente al carico masticatorio; la dentina, altro composto fondamentale dei denti, dona la giusta elasticità per evitare che il dente si fratturi facilmente. Per questi motivi è importante una diagnosi precoce in modo da salvaguardare questi elementi.

Questa patologia porta a due conseguenze:

  • da un lato i denti sono più sensibili e i pazienti saranno più soggetti ad avere dolore e anche ad essere più predisposti a ulteriori patologie ai denti;
  • dall’altro oltre ai problemi strutturali dei denti ci sono anche effetti negativi di ordine estetico e psicologico per i pazienti, soprattutto nell’età dell’adolescenza, legate alle lesioni dello smalto.

Tipologie amelogenesi imperfetta

L’amelogenesi imperfetta viene classificata in base alla tipologia di difetto dello smalto:

  • classe 1 smalto ipoplastico: in questo caso la quantità di smalto è ridotta con irregolarità della superficie dentale, discromia e anomalie nelle eruzioni dentarie o nella quantità;
  • classe 2 smalto ipomaturato: lo smalto in questo caso è prodotto in quantità sufficiente ma non abbastanza maturato e quindi avrà una consistenza morbida o ruvida e dall’aspetto pigmentato;
  • classe 3 smalto ipocalcificato: è la forma meno frequente con cui si presenta questa patologia. In questo caso lo smalto può essere tenero, giallastro o addirittura assente o cariato;
  • classe 4 smalto di tipo ibrido: lo smalto risulterà avere caratteristiche miste delle altre classi.

Cure dell’amelogenesi imperfetta

Il dentista potrà decidere se curare l’amelogenesi imperfetta agendo con trattamenti preventivi o restaurativi a seconda delle gravità della situazione. Per i pazienti più giovani, se la condizione non è particolarmente grave si consiglia di aspettare la maturità dentaria per agire in maniera efficace, altrimenti viene proposto un trattamento che prevede l’uso di composti a base di resina o di strisce metalliche preformate sui denti posteriori. Si confermano gli stessi materiali a livello odontoiatrico in aggiunta ad altri mezzi di implantologia. Diversi studi hanno mostrato come i restauri diretti siano meno efficaci di quelli indiretti che si confermano come la strategia riabilitativa migliore offrendo parametri parodontali di miglior qualità.

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