CLOREXIDINA: QUANDO USARLA?
Il collutorio alla clorexidina è un prodotto ad azione disinfettante che si utilizza per sciacqui orali in determinate situazioni. Generalmente questo collutorio viene consigliato e prescritto dopo estrazioni dentarie e piccoli interventi per il suo potere disinfettante.
La clorexidina è stata scoperta intorno al 1950 dalla Imperial Chemical Industries e introdotto come disinfettante e antisettico topico nel 1954. La clorexidina iniziò ad essere impiegata come disinfettante per le mani nel 1970 dopo alcune dimostrazioni della sua capacità di ridurre la flora cutanea del 90%. In seguito alcuni studi ritennero valido questo composto come agente antisettico orale e ne evidenziarono l’efficacia nell’inibire la formazione e lo sviluppo della placca dentale.
La clorexidina previene il sanguinamento, la formazione di tartaro e l’insorgenza di gengiviti. Ogni risciacquo contribuisce a rafforzare lo smalto dentale e svolge un’azione antiplacca grazie al suo potere battericida.
Collutorio alla clorexidina: perchè si usa?
La clorexidina è un disinfettante potente e antibatterico che compie due azioni:
- battericida;
- batteriostatica.
Questo composto chimico oltre a eliminare i batteri ne impedisce anche la riproduzione svolgendo un’azione preventiva contro alcuni miceti e virus. Solitamente, all’interno dei collutori, viene combinata con acido gluconico per renderla insolubile e di facile fruizione.
Questo prodotto viene raccomandato per diverse ragioni:
- disinfettare le muscose;
- disinfettare le gengive;
- per disinfettare protesi e apparecchi ortodontici;
- come antisettici per prevenire infiammazioni e patologie del cavo orale: infezioni lievi, accumulo di placca, afte, gengiviti, stomatiti, parodontiti.

Clorexidina: effetti collaterali
L’uso prolungato o in dosi eccessive dei collutori a base di clorexidina può comportare l’insorgenza di effetti collaterali come l’alterazione della cromia dello smalto dentale ossia la comparsa di macchie sulla corona dei denti.
L’alterazione cromatica, di colore marrone o giallo, colpisce sia i denti naturali che le resine utilizzate per l’otturazione dei denti.
Il meccanismo alla base di questa alterazione cromatica è l’iperpigmentazione di placca e tartaro attaccati alla superficie dei denti, indotta dalla clorexidina.
