GLI STRUMENTI E LE TECNICHE PER LA LEVIGATURA RADICOLARE

In un nostro precedente articolo, abbiamo visto di cosa si tratta la levigatura radicolare o scaling, ovvero quella procedura per staccare il tartaro sotto-gengivale dalle radice dei denti e per asportare sottili strati di cemento radicolare infetto e materiale necrotico dalle tasche gengivali.

Oggi, invece, vogliamo parlare dei principali strumenti utilizzati e delle tecniche più comuni per effettuare la levigatura delle radici nel nostro studio di Modena.

Strumenti utilizzati per la levigatura radicolare

Gli strumenti utilizzati dai nostri professionisti dello Studio Giordano di Modena per compiere la levigatura radicolare sono molti ed ogni operatore ha la propria tecnica prediligendo l’utilizzo di determinati mezzi rispetto ad altri, ma, solo con la combo di più strumenti si riescono a raggiungere migliori risultati.

Scalers o curettes
Di diverse forme a seconda delle superfici da levigare, gli scalers vengono inseriti all’interno delle tasche gengivali e la lama affilata permette la levigatura della superficie del cemento radicolare.
Così verrà asportato il materiale infetto ed una parte di cemento necrotico per far affiorare quello sano e più resistente ad un nuovo tentativo di attacco da parte del tartaro.

Ablatore ultrasonico
Con l’ablatore ad ultrasuoni, strumento con differenti punte mosse da un motore elettrico, è possibile rimuovere le concrezioni sopra-gengivale, quelle sotto gengiva e procedere con la levigatura radicolare.

Le tante oscillazioni delle punte dell’ablatore provocano calore a causa dello sfregamento. Infatti, per controllare la temperatura di questo strumento ad ultrasuoni, esso viene dotato di raffreddamento ad acqua che funge da detergente e battericida se addizionata con agenti antibatterici liquidi.

Frese rotanti
Si tratta di frese con un micromotore che esercitano un’azione abrasiva e solitamente vengono utilizzate per garantire un perfetta levigatura delle radici durante la fase finale della procedura, ovvero la lucidatura delle radici.

Microscopio odontoiatrico nella levigatura radicolare

Il microscopio odontoiatrico è uno strumento molto utilizzato nello nostro studio dentistico di Modena ed anche nelle procedure di levigatura radicolare.

Infatti, attraverso il microscopio, il parodontologo di Studio Giordano ha una visione più chiara del campo operatorio e può valutare con precisione il risultato finale.
Alcuni medici riescono così anche ad evitare l’anestesia locale anche se in presenza di tasche profonde.

Inoltre, l’utilizzo del microscopio ha un’altra caratteristica importante: permette al professionista di tenere documentato tutto il suo operato attraverso la registrazione effettuata dalla telecamera del microscopio stesso.

Levigatura radicolare chirurgica e con il laser

Oggi giorno, esistono due protocolli distinti di microchirurgia odontoiatrica per effettuare la levigatura radicolare.

Per questa tipologia di levigatura delle radici, dopo aver somministrato l’anestesia locale, il parodontologo di Modena utilizza gli scalers manuali per bonificare le tasche e levigare le radici con conseguente riduzione dei sintomi della parodontite.

È bene specificare però che in alcuni casi la semplice e pura levigatura radicolare non è sufficiente perché può capitare che le tasche sono molto profonde o che le radici hanno una ramificazione tale che il professionista non ha la visuale tale da dire di aver asportato tutto.
Di solito, in questi casi, bisogna procedere con un altro protocollo delle pratiche della parodontologia, ovvero la levigatura radicolare chirurgica, poiché si tratta di un vero e proprio intervento con anche i punti di sutura.

Invece, per quanto riguarda l’utilizzo del laser per la pulizia delle tasche gengivali, questo è ancora in sviluppo oggi.
Infatti, alcuni parodontologi sono del parere che il laser rappresenta un’arma aggiuntiva per sconfiggere i batteri patogeni all’interno delle tasche, ma non riesce a sostituire la levigatura radicolare meccanica fatta a mano con gli scalers o curettes.

Effettivamente, il laser è ottimo per distruggere i batteri che si annidano sul fondo delle tasche, ma non riesce a combattere quelli che sono annidati negli anfratti laterali delle radici dei denti.

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