LE RISPOSTE ALLE PIÙ FREQUENTI DOMANDE SUGLI IMPIANTI DENTALI

Cosa sono gli impianti dentali?

Quando parliamo di impianto dentale, ci riferiamo alla sostituzione, di una o più radici dei denti mancanti, con delle viti in titanio dalla forma conica o cilindrica che permettono l’applicazione di una protesi fissa.

Lo scopo principale dell’impianto dentale è quello di sostenere una singola capsula, un ponte di 3 o 4 elementi oppure un’intera arcata quando mancano tutti i denti.
Inoltre, l’impianto rallenta il riassorbimento del tessuto osseo, prevenendo l’invecchiamento prematuro e contribuendo a mantenere i tratti del viso.

Per quanto riguarda il post impianto dentale, i risultati sono ottimi. Infatti, dopo una riabilitazione completa e corretta della masticazione, i muscoli facciali tornano tonici a tutto vantaggio della pelle che risulta più tesa, fresca e giovane.

Quali sono i principali materiali per gli impianti dentali?

​​Il materiale più utilizzato negli impianti dentali è di sicuro il titanio nella forma (CP4), in quanto è biocompatibile con i tessuti con cui viene a contatto e quindi non provoca allergie. Inoltre, il titano riesce a resistere alle sollecitazione bio-meccaniche, come la masticazione, e favorisce l’osteointegrazione, il processo di formazione di un nuovo tessuto osseo. Questo tessuto appena nato va a posizionarsi attorno alla superficie dell’impianto dentale, rendendolo così stabile e compatto con la mascella o la mandibola.

Un’alternativa al titanio come base degli impianti può essere lo zirconio, anche se ancora in fase di sperimentazione. Infatti, non esiste ancora uno studio o ricerca che attesti che lo zirconio sia migliore del titanio. Si tratta di un metallo bianco, forse più estetico rispetto al titanio, che ha una maggior biocompatibilità e la capacità di ritenere meno placca batterica.

Per quanto riguarda l’estetica è una caratteristica in più quella dello zirconio, ma non determinante, per il fatto che l’impianto dentale prevede l’inserimento delle vite all’interno dell’osso, invisibili quindi dall’esterno.

Infine, da ormai qualche anno, vengono prodotti anche impianti in ceramica, compresi quelli di abutment (monconi).
Le proprietà della ceramica sono molto simili a quelle dello zirconio, ma la sua resistenza alle sollecitazioni meccaniche è minore. Di conseguenza, il rischio di rottura è più elevato, soprattutto quando il professionista deve lavorare l’impianto in ceramica per adattarlo alle esigenze del paziente.

Quanto dura un impianto dentale?

Sotto l’aspetto tecnico, l’impianto dentale è capace di durare tutta la vita in quanto è molto difficile che si verifichi un cedimento od una rottura.

Infatti, molte case produttrici si permettono di dare la garanzia a vita dei loro prodotti, ma bisogna specificare bene in cosa consiste questa garanzia.
Vi sono alcuni produttori che, ad esempio, garantiscono l’integrità dell’impianto e non il fatto che esso rimanga saldamente ancorato all’osso dall’inserimento in poi.

Quello che riteniamo importante sottolineare noi dello Studio Giordano di Modena è che esistono troppi fattori influenti nella durata degli impianti dentali per assicurare una garanzia a vita. Difatti, secondo alcune ricerche scientifiche, un impianto dentale riesce a durare anche 20 anni se viene mantenuta un’igiene dentale quotidiana, se vengono programmate visite di controllo e se viene effettuata la pulizia semestrale.

Quanto costano gli impianti dentali?

L’impianto dentale può avere in media un costo minimo di €450, fino ad arrivare a €1350 per ogni vite in titanio.

Questi prezzi sopra indicati riguardano la spesa del solo impianto, senza il lavoro completo con materiali accessori e intervento del professionista.

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