OTTURAZIONE DENTALE: COS’È E QUANDO È OPPORTUNO FARLA

In conseguenza all’infezione da carie, l’otturazione dentale è una procedura appartenente all’odontoiatria conservativa, che ha come scopo la conservazione del dente colpito da appunto carie o da trauma che ne abbia compromesso lo smalto e la dentina ovvero che la polpa dentale sia diventata vulnerabile.

Ovviamente, noi dello Studio Giordano di Modena effettuiamo l’otturazione del dente solo nel caso in cui la rimozione dell’infezione in atto sia stata completata, ovvero che il dentista si sia accertato di aver eliminato ogni tessuto infetto e di aver disinfettato la zona.

Otturazione dentale con una carie superficiale

Come anticipato in un nostro articolo in passato, la carie superficiale è quella infezione che colpisce lo smalto ed i primi strati della dentina, non arrivando quindi alla polpa del dente.

In questa situazione, il nostro odontoiatra di Modena inizia eliminando tutto il tessuto duro aggredito dai batteri cariogeni mediante il trapano, per poi procedere con l’otturazione senza la necessità dell’anestesia, in quanto si sta parlando di un caso in cui si è abbastanza in superficie.

Otturazione dentale con una carie penetrante

Nel caso di soggetti con carie che hanno penetrato la polpa del dente, al paziente è inevitabile l’anestesia locale per addormentare il dente e far sparire il dolore.

Mediante una lastrina endorale, l’odontoiatra riesce ad avere il quadro clinico del paziente. Per salvare il dente dall’estrazione, l’unico modo è la devitalizzazione del dente, ovvero l’asportazione dei nervi e dei vasi sanguigni, la disinfezione dei canali e la loro sigillatura per impedire ed evitare una nuova infiammazione batterica. Completate queste fasi, il dentista può eseguire l’otturazione dentale, sempre con lo scopo di impedire il proliferare di nuovi batteri cariogeni.

Otturazione retrograda

Spesso per il trattamento delle infezioni come il granuloma o il ritrattamento canalare, i nostri dentisti di Modena non possono rimuovere la dentina per scoprire i canali radicolari e cominciare la loro ripulitura dall’infezione batterica.

In questi casi secondo i protocolli della chirurgia odontoiatrica, il dentista deve aprire un lembo di gengiva, praticare l’osteotomia, asportare una piccola porzione di radice “apicectomia” e sigillare il tutto con una otturazione. Questo tipo di otturazione dentale chiuderà il canale radicolare.

Cosa è meglio otturazione o capsula?

Oggi esiste un gran dilemma nel mondo dell’odontoiatria riguardo alla scelta tra otturazione o capsula. Ovviamente, dipende sempre da caso a caso, da paziente a paziente.

In ogni caso, se la patologia rimossa non ha coinvolto la parte vitale del dente e non ha nemmeno creato cavità enormi, l’otturazione dentale è la scelta migliore per risolvere la situazione.
Contrariamente, quando la maggior parte della corona naturale del dente è stata tolta, la capsula protesica è la strada migliore per ripristinare la normale funzione masticatoria ed estetica.

Quanto fa male l’otturazione?

La procedura dell’otturazione dentale non è per niente dolorosa.

Nel caso una persona abbia tanta paura, bastano poche gocce di anestesia per procedere tranquilli e senza dolore. In questo caso, è sempre importante informare il dentista di precedenti situazioni di intolleranza e/o allergie.

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