SPLIT CREST: DI COSA SI TRATTA

Lo split crest è una tecnica chirurgica in costante diffusione e miglioramento, riconosciuta come una delle opzioni più valide per risolvere le situazioni di ridotto spessore osseo a livello della cresta alveolare. Grazie alla sua tecnica poco invasiva, dà la possibilità di separare delicatamente le lamine ossee garantendo l’integrità della cresta e permette di raddoppiare lo spesso a disposizione per l’inserimento degli impianti.

Split crest: cos’è e a cosa serve

La tecnica dello split crest rappresenta una delle nuove tecniche odontoiatriche messe a punto in implantologia per risolvere situazioni di ridotto spessore delle pareti ossee della cresta alveolare. Lo split crest consiste nell’eseguire un sottile solco osseo nella cresta con appositi osteotomi, al fine di separare con delicatezza le due lamine ossee e creare due setti ossei distinti di maggiore spessore.

Se eseguita con massima cura, questa tecnica poco invasiva consente l’inserimento di impianti di maggior diametro, migliorando l’anchorage e riducendo i tempi di guarigione.

Procedura chirurgica dello split crest

La tecnica chirurgica dello split crest prevede specifiche fasi operatorie volte a separare delicatamente le lamine della cresta ossea mediante l’inserimento di appositi strumenti:

  • incisione ed elevazione del lembo mucoperiostale;
  • osteotomia praticata nel centro della cresta ossea utilizzando una punta diamantata a testa larga;
  • la punta entra nell’osso di 1,5 mm creando una guida che consiste di inserire strumenti da 1mm dedicati che completano lo split della cresta ossea in due setti distinti e simmetrici;
  • il solco di separazione viene ampliato senza traumi e fuoriuscite ossee, garantendo l’integrità delle due porzioni di cresta ossea così create.

Gestione post- operativa e follow up

La corretta gestione post-operatoria è fondamentale anche dopo gli interventi di split crest, al fine di ottimizzarne gli esiti. Nei primi giorni viene applicata una medicazione antibiotica e antinfiammatoria, controllando i segni di guarigione. Importante è l’uso di collutori a base di clorexidina. Nei primi giorni è bene evitare fumosforzi e pulizia della sede operatoria, poi è possibile ricominciare l’igiene con attenzione.

Dopo 30-45 giorni. le radiografie di controllo permettono di valutare l’inizio di rimarginazione ossea tra i due setti della cresta. Infine, trascorsi 2-3 mesi viene programmata un’implantologia a carico immediato senza osso, avendo cura di rispettare le fasi di guarigione tissutale e ricostituzione ossea.

Condividi questo articolo su:

Compila il form. Ti ricontattiamo noi!

Ho letto l’informativa e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.*

Chiamaci!